Miti e verità sul glutine - FitIQ.it

Miti e verità sul glutine

La maggior parte delle persone è convinta che il glutine sia un componente “cattivo”. Questo riguarda solo per le persone celiache, che avvertono sintomi come dolore addominale, stitichezza, perdita di peso e affaticamento quando consumano il glutine, sottolinea la Fondazione per la malattia celiaca. Ultimamente si è diffusa anche un’altra condizione detta “Intolleranza al glutine”, che non è una vera allergia ma provoca ugualmente cefalea, dolore intestinale e altri sintomi correlati all’assunzione di glutine. Uno dei problemi nell’escludere glutine è che di fatto, alimenti contenenti glutine possono essere benefici per la salute se non si ha una sensibilità o un'allergia ad esso.

 

SOMMARIO:
1. Gli alimenti contenenti glutine fanno male a tutti
2. Mangiare glutine aggiunge proteine alla vostra dieta
3. La sensibilità al glutine non è una forma lieve di celiachia
4. La sensibilità al glutine colpisce una piccola parte della popolazione
5. E’ necessario mangiare il glutine per una vera diagnosi di celiachia
6. Esiste un test diagnostico per la sensibilità al glutine non celiaca
7. Esiste un gene implicato nella malattia celiaca
8. Essere sensibili al glutine significa che si ingrassa più facilmente
9. Le diete prive di glutine fanno dimagrire
10. Conclusioni

 


1. Gli alimenti contenenti glutine fanno male a tutti

Falso

I cereali che contengono glutine, come orzo e segale, sono cereali spesso integrali e forniscono fibre, vitamine e minerali benefici alla dieta. I cereali integrali senza glutine, come il grano saraceno, il riso, la quinoa, il sorgo e l'avena (se non sono contaminati durante la crescita o la produzione) offrono vantaggi simili, tuttavia escludere una parte di cereali non è ottimale per il concetto di dieta varia. Anche mangiare sempre e solo pasta e riso (molto cumune in Italia) non è un’ottima scelta. Variare è la chiave giusta!

 

 

2. Mangiare glutine aggiunge proteine ​​alla vostra dieta

Vero

In effetti, il glutine è una proteina. Questa proteina aiuta gli alimenti a mantenere la loro consistenza e struttura. Infatti il glutine è indispensabile per una buona riuscita del pane (contribuisce a “legare” le particelle di anidride carbonica durante la lievitazione e a rendere il pane così bene lievitato). Il glutine può essere trovato in molti cibi inaspettati, dal grano in alcune salse e condimenti, dall’avena che ne potrebbe essere contaminata anche non essendo un cereale direttamente composto da glutine e persino in alcuni coloranti alimentari.

 


3. La sensibilità al glutine non è una forma lieve di celiachia

Vero

Formalmente chiamata “Sensibilità al glutine non celiaca (NCGS)”, la sensibilità al glutine è una condizione completamente diversa dalla malattia celiaca. Sebbene entrambi i loro sintomi siano simili e si sovrappongono, sono due condizioni uniche con diverse risposte all’interno dell’organismo. La celiachia è un’allergia a base autoimmune dove la presenza di glutine scatena una risposta immunitaria a livello intestinale. Della sensibilità al glutine ancora non è chiaro il meccanismo ma non si ha un danno intestinale simile alla celiachia.

Entrambe le condizioni richiedono seguire una dieta priva di glutine. Ma la preoccupazione per la contaminazione incrociata e l'esclusione rigorosa del glutine è necessaria solo per le persone celiache.

 


4. La sensibilità al glutine colpisce una piccola parte della popolazione

Vero

Molte persone seguono una dieta priva di glutine. Ma solo all'1 per cento degli americani viene diagnosticata la malattia celiaca, mentre fino al 6 per cento della popolazione degli Stati Uniti si ritiene abbia NCGS, secondo un articolo pubblicato nell'ottobre 2017 nel World Journal of Gastroenterology. Queste statistiche per NCGS sono solo una stima. Attualmente è difficile stabilire la prevalenza di NCGS in quanto non è ancora stato identificato un modo specifico per diagnosticarla.

 

 

5. E’ necessario mangiare il glutine per una vera diagnosi di celiachia

Vero

Se si sospetta una problematica legata al glutine è fondamentale non escludere alimenti contenenti la proteina PRIMA di avere la diagnosi, altrimenti i test potrebbero risultare sbagliati e inaffidabili (perchè non si ha esposizione all’agente che causa il problema).

 

La Celiac Disease Foundation ha stabilito che il test per NCGS di solito include prima l’esclusione della celiachia e dell'allergia al grano. Per essere testato per la celiachia, è necessario seguire una dieta contenente glutine per almeno sei settimane, ed eventualmente escluderlo solo dopo aver ottenuto una diagnosi positiva.

 

 

6. Esiste un test diagnostico per la sensibilità al glutine non celiaca

Falso

La sensibilità al glutine condivide molti sintomi con la malattia celiaca. Questi sintomi includono gonfiore, stitichezza, diarrea, perdita di peso, dolori articolari, emicranie, confusione cerebrale e intorpidimento delle gambe, delle braccia o delle dita. Sebbene ci siano parecchi studi in merito attualmente non esiste un test diagnostico obiettivo. Per il momento ci si basa sulla valutazione dei sintomi con e senza la presenza di glutine (dopo aver testato la celiachia e l’allergia al grano con risultato negativo).

 

 

7. Esiste un gene implicato nella malattia celiaca

Vero

Esistono geni implicati nella predisposizione allo sviluppo della celiachia (che non significa necessariamente che si svilupperà nel corso della vita) e questo spiega la forte familiarità che si ha in questa condizione. E’ facile infatti trovare genitori celiaci con figli celiaci.

 


8. Essere sensibili al glutine significa che si ingrassa più facilmente

Falso

Esiste una grossa varietà di sintomi che possono verificarsi con la sensibilità al glutine, ma l'aumento di peso indesiderato non è uno di questi. E’ molto più probabile invece che chi decide di escludere il glutine senza una guida precisa aumenti il consumo di alimenti più grassi e calorici per compensare e con il tempo acquisti del peso indesiderato.

 

 

9. Le diete prive di glutine fanno dimagrire

Falso

In realtà, potrebbe essere più difficile mangiaresano con una dieta priva di glutine. Uno studio pubblicato nell'agosto 2017 sul Journal of Human Nutrition and Dietetics ha suggerito che grassi, grassi saturi, zuccheri e sale sono stati riscontrati più frequentemente negli alimenti senza glutine che negli alimenti contenenti glutine nel Regno Unito.

 

Per dare consistenza e sapore agli alimenti senza glutine spesso vengono aggiunti più grassi e zuccheri. Rimuovere inutilmente il glutine dalla dieta potrebbe non apportare alcun beneficio per la salute o il peso.

 

 

10. Conclusioni

Una dieta priva di glutine ha un razionale solo per le persone celiache (per le quali è un salvavita) e forse in parte per chi ha una diagnosi di Sensibilità al glutine non celiaca. Per tutte le altre persone invece è opportuno variare tutte le fonti alimentari, comprese quelle con glutine. Evitare di consumare esclusivamente grano è una scelta salutare, esistono tanti cereali benefici, variare come sempre è la scelta vincente.

 

Valeria Cangiano

 


Bibliografia
Everyday Health - Gluten Myths and Facts 2018.
Celiac Disease Foundation - What is Gluten. 2019.
Non-celiac gluten sensitivity: All wheat attack is not celiac. Samuel O Igbinedion, Junaid Ansari, Anush Vasikaran, Felicity N Gavins, Paul Jordan, Moheb Boktor, and Jonathan S Alexander. Published 2017 Oct 28.
Dietary Patterns. An investigation into the nutritional composition and cost of gluten‐free versus regular food products in the UK L. Fry, A. M. Madden, R. allaize. 29.08.2017.

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