SOMMARIO:
1. Cos’è il diabete mellito di tipo due
2. Ginseng
3. Efficacia del ginseng nel diabete di tipo 2
4. Conclusioni
1. Cos’è il diabete mellito di tipo due
Il diabete mellito è un insieme di disordini metabolici caratterizzati da iperglicemia cronica ed alterazioni del metabolismo glucidico, lipidico e proteico che possono risultare da: carenza assoluta di insulina, alterata secrezione insulinica o alterata funzione insulinica (insulinoresistenza).
Il diabete mellito tipo 1 è caratterizzato dalla distruzione delle cellule del pancreas che producono insulina (Beta-cellule) ed è causato da una problematica autoimmune (produzione di autoanticorpi diretti contro le β-cellule) o idiopatica (causa sconosciuta). Poiché vi è carenza assoluta di insulina la terapia farmacologica prevede la somministrazione di insulina esogena associata ad una dieta sana ed esercizio fisico.
Il diabete tipo 2 invece, risulta da una complessa interazione tra il profilo genetico dell’individuo e molteplici fattori ambientali (eziopatogenesi multifattoriale) quali incremento ponderale, diete incongrue (es. eccessivo contenuto di grassi nella dieta che porta ad alterazioni lipidiche plasmatiche), inattività fisica. La terapia è non farmacologica (modifica abitudini alimentari e dell’attività fisica) ma in alcuni casi è opportuno ricorrere alla terapia farmacologica.
In assenza di sintomi tipici la diagnosi di diabete viene posta sulla base del riscontro, confermato in almeno due diverse occasioni, di diversi parametri:
1) Glicemia a digiuno > o = 126 mg/dl (dosaggio eseguito al mattino, dopo almeno 8h di digiuno);
2) Glicemia > o = 200 mg/dl 2h dopo carico orale di glucosio (eseguito con 75 g di glucosio);
3) Emoglobina glicata (HbA1c) > o = 6,5% (> o = 47,5 mmol/mol).
Oltre al diabete vi è un’altra condizione di alterato metabolismo glucidico, la ridotta tolleranza al glucosio, il cui criterio diagnostico è rappresentato da glicemia pari a 140-199 mg/dl 2h dopo carico orale di glucosio. La condizione di ridotta tolleranza al glucosio non si associa alle complicanze vascolari tipiche del diabete ma è un potente fattore di rischio per lo sviluppo di diabete e di malattie.
Le complicanze croniche del diabete si distinguono in macro e microvascolari ed entrambe la forme determinano una riduzione dell’aspettativa di vita del paziente diabetico. L’iperglicemia è implicata nella patogenesi delle complicanze croniche attraverso vie metaboliche legate tra loro.
I meccanismi patogenetici responsabili del danno tissutale indotto dal glucosio sono:
– Alterazione della via dei polioli (determina deplezione di NADPH, fondamentale per la rigenerazione del glutatione ridotto, e ↑ rapporto NADH/NAD+);
– Formazione dei prodotti di glicazione avanzata o AGEs (che determinano un ↑ della coagulazione, contrattilità, permeabilità, iperplasia e ipertrofia);
– Stress ossidativo (l’aumentata generazione NADH, donatore di elettroni, determina l’esaltata produzione di anioni superossido);
– Attivazione delle proteina chinasi C o PKC (che determina un’alterazione della risposta ad ormoni, fattori di crescita e neurotrasmettitori).
Pianta appartenente alla famiglia delle Araliaceae. La radice ha un grosso corpo centrale da cui si dipartono rametti che le conferiscono una forma antropomorfa. Esistono oltre 150 tipi di Ginseng (Panax Ginseng, di origine asiatica, Panax Quinquefolius, di origine americana es.). I principi attivi (molecole che hanno azione simil-farmacologica) sono i gingenosidi (che chimicamente sono saponine triterpeniche).
Il Ginseng è una pianta che possiede diverse proprietà terapeutiche, tant’è vero che è una pianta usata nella medicina cinese.
1. Proprietà toniche e adattogene (aumenta il rilascio di ACTH e quindi di cortisolo, che permette all’organismo di resistere meglio a situazioni di stress).
2. Proprietà stimolante (miglioramento dei riflessi, accelerazione alla risposta nervosa, riduzione dell’affaticamento mentale e potenziamento della resistenza fisica e della memoria).
3. Proprietà afrodisiache (stimola il desiderio e le funzioni sessuali) I mass media, inoltre, attribuiscono al ginseng proprietà ipoglicemizzanti (dovute a diversi meccanismi d’azione) affermando che può essere utilizzato in coloro che hanno alterazioni glicemiche e a questo punto ci siamo chieste se realmente in Ginseng potesse rappresentare un supplemento dietetico nel Diabete.
3. Efficacia del ginseng nel diabete di tipo 2
- Glicemia a digiuno – ha un effetto positivo solo in pazienti che non assumono farmaci (probabilmente perché questi ultimi “mascherano” l’effetto del ginseng)
- Insulina post-prandiale
- Insulino resistenza
- Colesterolo totale, Trigliceridi, LDL
I meccanismi d’azione con cui principi attivi del Ginseng potrebbero agire non sono stati delucidati a pieno ma si ipotizza che agiscano modulando la sintesi e la secrezione insulinica, il metabolismo e l’uptake del glucosio, pathway infiammatori ed il pathway dell’AMPk (che si traduce con la soppressione della gluconeogenesi epatica e della steatosi).
Il Ginseng potrebbe rappresentare un supplemento dietetico in pazienti diabetici o intolleranti al glucosio perché mantiene un buon controllo glicemico. Il Ginseng ha un ottimo profilo di sicurezza (per fegato, reni e funzione emostatica). Tuttavia sono necessari ulteriori studi, soprattutto a lunga durata, affinché si possa affermare che il Ginseng può realmente rappresentare un’opzione in pazienti che non assumono farmaci ipoglicemizzanti orali oltre che uno strumento per ridurre le dosi di farmaci in pazienti che li assumono (ai quali sono attribuiti effetti collaterali).
Valeria Cangiano
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