SOMMARIO:
1. Cos'è la sindrome dell'intestino irritabile (IBS)?
2. Sintomi dell'intestino irritabile
3. Diagnosi dell'intestino irritabile
4. Dieta è sindrome dell'intestino irritabile
5. Cure mediche per sindrome dell'intestino irritabile
6. Che cosa causa la sindrome dell'intestino irritabile?
7. Gestire la sindrome dell'intestino irritabile
8. Sindrome dell'intestino irritabile e perdita di peso
9. Conclusioni
1. Cos'è la sindrome dell'intestino irritabile (IBS)?
L'IBS è anche chiamata colon spastico, colon irritabile, colite mucosa o colite spastica. È una condizione indipendente dalle malattie infiammatorio intestinale (Rettocolite ulcerosa e morbo di Crohn) e non è correlata alle altre condizioni intestinali. L'IBS è un insieme di sintomi intestinali che solitamente si presentano contemporaneamente. I sintomi variano sia per gravità sia per durata in ogni paziente e per caratterizzare questa condizione devono presentarsi per almeno tre volte al mese considerando un minimo di tre mesi consecutivi.
Raramente L’IBS puo’ causare danni intestinali ma non e’ correlabile all'aumento di rischio di cancerogenesi (tumori). Sicuramente pero’ chi soffre di IBS ha una peggiore qualita’ della vita essendo questa patologia molto invalidante in alcuni casi.
2. Sintomi dell'intestino irritabile
I sintomi dell'IBS includono crampi, dolore addominale, gonfiore, gas, stipsi e/o diarrea. Non è raro che le persone con IBS abbiano episodi sia di stitichezza che di diarrea alternati mentre la cosa che caratterizza questa condizione rispetto ad altre e’ il recedere dei sintomi dopo l'evacuazione.
I sintomi di IBS non sono sempre persistenti. Possono risolversi per un periodo e riacerbarsi successivamente mentre alcune persone hanno sintomi continui. Sintomi dell'intestino irritabile nelle donne.
Le donne, oltre a soffrire maggiormente di questo disturbo, possono avere sintomi durante il periodo delle mestruazioni o possono avere sintomi maggiori durante questo periodo. Le donne in menopausa hanno meno sintomi delle donne ancora fertili. Alcune donne hanno anche riferito che alcuni sintomi aumentano durante la gravidanza.
Tipicamente l’IBS si manifesta con un dolore simile ad un crampo accompagnato da almeno due di queste caratteristiche:
– sollievo dal dolore dopo l'evacuazione;
– cambiamenti nella frequenza delle evacuazioni;
– cambiamenti nell'aspetto delle feci.
3. Diagnosi dell'intestino irritabile
Generalmente la diagnosi di IBS si fa per esclusione. Una volta accertati i sintomi si valuta la presenza di altre patologie intestinali (Morbo di Crohn, Rettocolite ulcerosa, cancro, colite, celiachia ecc). Naturalmente il primo passaggio e’ escludere anche cause come i cambiamenti dietetici (esclusione di alimenti o aumento di altri, allergie, infezioni, presenza di anemie).
La colonscopia solitamente viene effettuata solo se e’ presente il sospetto di antologie piu’ importanti essendo un esame particolarmente invasivo e spesso mal vissuto dal paziente.
4. Dieta è sindrome dell'intestino irritabile
Per alcune persone, alcuni cambiamenti nella dieta possono aiutare a ridurre i sintomi. Poiché i sintomi dell'IBS variano tra le persone con la condizione, gli approcci ai cambiamenti dietetici devono variare. Spesso per trattare L’IBS si utilizza la dieta FODMAP, spesso fraintesa ed estremizzata. Questo approccio va seguito da uno specialista perche’ e’ importante capire bene il periodo iniziale di esclusione e la successiva reintroduzione essendo un trattamento non da far durare per sempre.
Non esiste ancora una cura standard per IBS. Il trattamento è mirato al sollievo dai sintomi. Inizialmente, si effettuano alcuni cambiamenti nello stile di vita. Questi cambiamenti sono in genere suggeriti prima dell'uso dei farmaci.
Esempi di questi cambiamenti nello stile di vita includono:
– Praticare regolare esercizio fisico;
– Evitare le bevande contenenti caffeina che stimolano i movimenti intestinale;
– Fare pasti più piccoli;
– Cercare di minimizzare lo stress (tramite terapie, yoga, ecc);
– Assumere di probiotici (batteri "buoni" normalmente presenti nell'intestino) per alleviare il gas e il gonfiore;
– Evitare cibi grassi e piccanti.
Gestire la dieta quando si soffre di IBS puo’ essere inizialmente complesso ma spesso vale la pena. Modificare quantità o eliminare periodicamente determinati alimenti come latticini, cibi fritti, FODMAP può aiutare a ridurre sintomi diversi. Per alcune persone, l'aggiunta di spezie ed erbe come lo zenzero, la menta piperita e la camomilla ha contribuito a ridurre alcuni sintomi di IBS. Tuttavia in questa patologia l'individualità la fa da padrone, non esiste un piano dietetico uguale per tutti i pazienti.
5. Cure mediche per sindrome dell'intestino irritabile
Se i sintomi non migliorano attraverso cambiamenti nello stile di vita o i cambiamenti nella dieta, il medico può suggerire l'uso di farmaci. Persone diverse possono risponderein modo diverso per lo stesso farmaco, quindi potrebbe essere necessario consultare il medico più volte per trovare il farmaco giusto.
Alcuni farmaci sono usati per trattare tutti i sintomi dell'IBS, mentre altri farmaci si concentrano su sintomi specifici. I farmaci che vengono utilizzati includono farmaci per controllare gli spasmi muscolari, i farmaci anticostipazione, gli antidepressivi triciclici per alleviare il dolore e gli antibiotici. In ogni caso qualsiasi farmaco va utilizzato dopo DIAGNOSI di IBS e prescritti da un Medico evitando il fai da te.
6. Che cosa causa la sindrome dell'intestino irritabile?
Sebbene ci siano molti modi per trattare l'IBS, la causa di IBS è ancora sconosciuta. Possibili cause includono un colon troppo sensibile o un sistema immunitario particolarmente reattivo. L'IBS post infettiva è causata da una precedente infezione batterica nel tratto gastrointestinale. Le varie cause possibili rendono l'IBS difficile da prevenire.
I processi fisici coinvolti in IBS possono anche variare, ma generalmente consistono in:
– movimenti rallentati o spastici del colon, che causano crampi dolorosi;
– livelli anormali di serotonina nel colon, che influenzano la motilità e i movimenti intestinali.
7. Gestire la sindrome dell'intestino irritabile
Per molte persone, la chiave per gestire i sintomi IBS è evitare alcuni comportamenti o alimenti scatenanti. Alcuni alimenti, nonché lo stress e l'ansia possono essere scatenanti per i sintomi IBS per molte persone. Tuttavia la soggettivita’ che caratterizza questa condizione fa sì che non per tutti valgano le stesse regole.
Potrebbe essere utile tenere un diario alimentare per capire quali alimenti sono scatenanti per il singolo caso e per riconoscere e anticipati situazioni che per stress o ansia aumentata possono scatenare i sintomi.
8. Sindrome dell'intestino irritabile e perdita di peso
La sindrome dell'intestino irritabile non porta direttamente alla perdita di peso, tuttavia può potenzialmente portare a perdita di peso in modo indiretto se non si mangia abbastanza per mantenere il peso per evitare i sintomi (spesso scatenati dall'ingestione di cibo). I crampi possono venire più spesso subito dopo aver mangiato. Se la diarrea frequente è uno dei sintomi, il conseguente ma l'assorbimento potrebbe portare a carenze nutrizionali.
– IBS con diarrea
IBS con diarrea è un tipo specifico di IBS. Colpisce principalmente l’intestino crasso. Sintomi comuni di IBS con diarrea includono feci frequenti e nausea. Alcune persone con IBS con diarrea non hanno un buon controllo intestinale e si ritrovano ad avere scariche frequenti e in qualsiasi momento della giornata con un peggioramento elevato della qualita’ della vita.
– IBS con stipsi
L'IBS con stitichezza è un tipo di IBS che colpisce tipicamente adolescenti e giovani adulti. Feci che sono dure ed evacuazioni poco frequenti. E’ meno frequente del tipo diarroico.
La sindrome dell'intestino irritabile e’ abbastanza frequente nella popolazione ma non va confusa con cattive digestione o stati temporanei di problematiche intestinali. Non va autodiagnosticata (come spesso succede) e vanno fatti accertamenti per escludere patologie importanti del tratto digerente. Il trattamento piu’ comune ed efficace resta al momento l'uso di dieta personalizzata e gestione dello stress.
Valeria Cangiano
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