Che cos’è la sensibilità insulinica e perché è importante - FitIQ.it

Che cos’è la sensibilità insulinica e perché è importante

Migliorare la sensibilità insulinica è importante se si ha come obiettivo la perdita di peso, ma anche nel migliorare lo stato di salute. Non tutti quelli che “credono” di avere problemi di resistenza insulinica ne hanno realmente e viceversa molte persone possono non sapere di soffrirne. Vediamo insieme di cosa si tratta.

 

SOMMARIO:
1. Cos’è la sensibilità insulinica
2. Insulino resistenza
3. Migliorare la sensibilità insulinica
4. Conclusioni

 


1. Cos’è la sensibilità insulinica

La sensibilità insulinica è la capacità che hanno i tessuti del nostro organismo nel “rispondere” all’azione dell’insulina. L’insulina è un ormone che principalmente esplica la sua azione nel controllo della glicemia. In parole semplici quando mangiamo carboidrati e questi vengono immessi all’interno del circolo ematico sottoforma di glucosio, l’insulina è quell’ormone (secreto dalle beta cellule del pancreas) in grado di permettere ai vari tessuti di incorporare il glucosio, di toglierlo conseguentemente dal circolo ematico e di utilizzarlo poi a propria necessità.


I tessuti “bersaglio” dell’insulina sono:
– muscolo scheletrico (miocita), nel quale l'insulina favorisce la sintesi del glicogeno (glicogenosintesi), la sintesi delle proteine (proteosintesi) muscolari, e di acidi nucleici.
– tessuto adiposo (adipocita), nel quale favorisce la lipogenesi sintesi dei trigliceridi (lipogenesi) e inibisce il catabolismo lipidico (lipolisi).
– fegato (epatocita) (anche se non insulino-dipendente), agisce in modo indiretto aumentando la glicolisi e favorendo la sintesi del glicogeno, dei lipidi, e delle proteine; inibisce la lipolisi e la proteolisi; contrasta la gluconeogenesi e la chetogenesi.

 

 

2. Insulino resistenza

L'insulino-resistenza è una condizione che si viene a creare quando le cellule dell'organismo presentano una scarsa sensibilità all'insulina. Pertanto, il glucosio non riesce ad essere assorbito dalle stesse in risposta all'azione esercitata dall'ormone e rimane a livello ematico. Nella maggior parte dei pazienti, l'iperinsulinemia compensa l'insulino-resistenza, anche per diversi anni. Tuttavia, quando la risposta insulinica non è più adeguata alle richieste si instaura uno stato iperglicemico, che può progressivamente evolvere verso il diabete mellito di tipo 2.

 

Le cause dell'insulino-resistenza possono essere ormonali, genetiche o farmacologiche ma esistono diversi fattori correlati a questa condizione:

1. Fattori genetici
2. Età (si riduce la sensibilità insulinica con l’età dovuta alla riduzione della massa magra, contrastabile con l’attività fisica)
3. Peso corporeo (massa magra)
4. Esercizio fisico (migliore la trasmissione biochimica/molecolare e aumenta massa magra)
5. Nutrienti (carboidrati, fibre, grassi, alcool, etc.)
6. Ormoni e Adipochine
7. Fumo di sigaretta
8. Farmaci (es. cortisonici)

 

L’insulino resistenza è una spia che può predire la progressione verso il Diabete di tipo 2.

Alcuni di questi fattori non sono controllabili (ad esempio la genetica o l’età) tuttavia possiamo efficacemente agire su molti altri per limitare o prevenire questa condizione.

 

 

3. Migliorare la sensibilità insulinica

Per migliorare la sensibilità insulinica è importante innanzitutto ridurre (o mantenere se è già ottimale) il peso corporeo puntando al normopeso (tramite l’indice di mass corporea o BMI). Una perdita di peso anche minima già porta a benefici per quanto riguarda la sensibilità insulinica. Visto che molti fattori sono correlati alla quantità di massa magra è opportuno non tralasciare l’attività fisica. Costruire massa magra e migliorare l’attività metabolica di quella esistente è una strategia efficace per migliorare la sensibilità insulinica in modo rapido.


Alcuni nutrienti vanno opportunamente dosati in modo da garantire un buon apporto energetico e rispettare i fabbisogni. In alcune occasioni, guidati da un professionista, può rivelarsi utile anche escludere o limitare alcuni nutrienti per un periodo, in modo da ristabilire la sensibilità insulinica. Evitare abitudini scorrette come il fumo di sigaretta, non semplice da fare ma utilissimo in quanto implicato non solo nell’insulino resistenza ma in tutta una serie di patologie.

 

 

4. Conclusioni

Una buona sensibilità insulinica è indispensabile per una salute ottimale, per prevenire condizioni patologiche come il diabete di tipo 2. Per migliorare o prevenire una condizione di insulino resistenza è importantissimo allenarsi in modo corretto, effettuando allenamenti strutturati in modo opportuno così come una dieta che non escluda nessun nutrienti e che non sia sbilanciata. Affidarsi ad un team di professionisti in grado di garantire un buon percorso è indispensabile per ottenere immediati risultati in termini di benessere e salute.

 

Valeria Cangiano

 

 

Bibliografia

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